GALLIPOLI: FESTA DEL MARE
Dalle reti ai fornelli e alle braci: fritture di paranza, con “purpu”, ope, calamari e gamberi, seppia arrostita “alla gallipolina”, “taieddha” di riso patate e cozze, zuppa del pescatore, orecchiette con gli scampi, “pittule” con la seppia, polpette di polpo, polpo “a pignata” e alla brace. C’è tutto questo, ma in primis, ci sono tranci di pesce spada, freschissimi e in quantità, arrostiti, “alla mugnaia”, panati e fritti. C’è tutto il tesoro del mare gallipolino negli stand della Sagra del pescespada, organizzata ogni anno dall’associazione Altamarea sul Lungomare Galileo Galilei di Gallipoli.
Un ferragosto da ricordare quindi, per salentini e turisti, che potranno assaggiare gran parte della ricchezza culinaria della città bella, un’impareggiabile miscela di genuinità dei prodotti, esperienza e... quei piccoli trucchi e segreti che danno un sapore tutto particolare a molte ricette. Dal girare il polpo sulla brace con un bastoncino di alloro ad altri metodi e usanze di condimento e cottura, che si tramandano di generazione in generazione. È uno dei tanti legami, quello culinario, che unisce Gallipoli e i suoi abitanti al mare, e nella Sagra del pesce spada si percepisce, e assapora tutto.
Una vera festa del mare, davanti al mare, che inizia al tramonto per trascinarsi con sapori e danze per tutta la notte. Quando è ora, per molti, di partire e calare ancora le reti. Una festa che si allunga di anno in anno, con il lungomare (nei pressi di Lido San Giovanni) che accoglie anche un mercatino di prodotti locali, dei saperi e dei sapori, e non solo quelli di mare. Con formaggi e dolci, vino e conserve: il Salento è servito.

GALLIPOLI: IL CARNEVALE
Il Carnevale di Gallipoli è un evento che si ripete ogni anno nella città, le strade si riempiono di maschere e di coriandoli, carri allegorici e gruppi mascherati sfilano su Corso Roma diffondendo allegria e gioia alle migliaia di persone che attendono il loro passaggio ai bordi della strada. Una figura del carnevale di Gallipoli che riaffiora e rivive ogni anno è “Lu Tidoru“. Lu Tidoru era un soldato che per festeggiare il carnevale, torna nella sua amata città, e nel periodo del suo ritorno, era usanza abbondare con il cibo, perchè poi bisognava lasciare spazio al digiuno della quaresima, il tipo si abbuffa così tanto di polpette e di carne che rimane strozzato e muore. Questa scena rivive ancora oggi durante le sfilate dei gruppi mascherati, con il passaggio del carro funebre contenente la bara di “lu Tidoru”, circondato da persone che piangono ed urlano perchè disperate per la perdita del caro.

MELPIGNANO: La Notte della Taranta
La Notte della Taranta è il più grande festival di musica popolare salentina e viene considerato il più importante festival europeo dedicato alla musica tradizionale. Totalmente gratuito, si svolge dal 1998 ogni estate ad agosto a  Melpignano (Le), coinvolgendo numerosi comuni della provincia di Lecce. Nata con lo scopo di mantenere viva l'antica tradizione folcloristica della pizzica, ovvero la tipica musica che accompagnava il rito della simbolica liberazione dal morso della tarantola, la Notte della Taranta è divenuta nel giro di pochi anni un richiamo irresistibile per migliaia di appassionati di musica di tutte le età che scelgono di trascorrere le vacanze in Salento, anche attirati dalla celebre kermesse. E’ dedicata nello specifico alla riscoperta e alla valorizzazione della musica tradizionale salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica sinfonica. La grande serata finale del Festival "La Notte della Taranta",  è capace di coinvolgere ogni anno oltre quattrocentomila spettatori, giunti da tutta Italia e dall'estero, in una lunga notte di musica e ballo.

OTRANTO: ALBA DEI POPOLI
Da oltre 10 anni, nel Salento, ed in particolar modo ad Otranto, è presentata ogni fine anno una rassegna culturale che prende il nome di "Alba dei Popoli". E' principalmente una manifestazione d'arte, musica, cultura e spettacoli, il cui programma contiene un evento culminante: il concerto in piazza ogni 31 dicembre dove, nella grande piazza, tutti attendono la prima alba: la città di Otranto infatti è la prima città italiana a vedere la prima luce del nuovo anno. La prima edizione risale all'anno 1999 e da allora ogni anno, soprattutto per l'evento di Capodanno, la città ha attratto numerosissimi turisti da ogni parte d'Italia e non solo, grazie anche alla presenza di noti artisti come, per citarne alcuni, Bregovic, Edoardo Bennato, Lou Reed, Battiato, Pino Daniele, Avion Travel, Roy Paci, Giuliano Palma, Nina Zilli, Stadio, e tanti altri ancora, insieme a registi come Ferzan Ozpetek e Kusturica. Ogni anno, Otranto la Città dei Martiri, nel periodo delle festività natalizie, organizza una manifestazione programmando un mese di eventi di vario genere, con la collaborazione delle Associazioni locali, per ricordare a tutti che la prima luce del nuovo anno giunge in Italia dal Salento.

GALLIPOLI: SETTIMANA SANTA
Tra le tante tradizioni che scandiscono a Gallipoli il frettoloso correre del tempo sono quelle riguardanti il periodo quaresimale, che culminano nella "Hebdomada Major" (Settimana Santa).Rivestono un 'importanza particolare, non solo perché ricordano e rivivono usi e costumanze del tempo che fu, ma anche perché, ancora oggi, testimoniano la coscienza di un popolo che, malgrado tutto, quotidianamente, con la fede e la devozione confronta la propria vita, tanto da identificare le frustrazioni sociali e le sofferenze proprie e familiari, con la passione e la morte dell'Uomo-Dio. Ed è così che, custodendo gelosamente le ataviche tradizioni, la "Bella Città” con il volto rigato da lacrime e salsedine, sale sul colle dell'Ucciso, ammantata di fede, in una resurrezione sociale e morale.

GALLIPOLI: VENERDI' DI PASSIONE e PROCESSIONE DELL'ADDOLORATA
Il venerdì prima della domenica delle Palme è riservato al culto dell’Addolorata. A mezzogiorno lascia la chiesa Santa Maria del Monte Carmelo e della Misericordia (in via Carmine Fontò) per raggiungere la Cattedrale, da cui, al termine della solenne celebrazione liturgica presieduta dal Vescovo e dall'esecuzione dall'Oratorio Sacro, percorrerà tutto il tessuto urbano cittadino.Uno dei momenti più suggestivo è verso le ore 21 quando, attraversato il ponte seicentesco che collega la città nuova al bordo antico, il simulacro della Madonna Addolorata si fermerà su uno dei bastioni che affacciano sul porto ed il sacerdote benedirà la popolazione ed i pescherecci. Mestamente nel dedalo delle viuzze la processione tornerà nella sua chiesa.

GALLIPOLI: GIOVEDI’ SANTO I SEPOLCRI
La sera del giovedì si entra nel vivo dei riti della Settimana Santa. Le processioni de “li mai”, organizzate dalle varie confraternite, con i “fratelli”incappucciati, si alterneranno fino a mezzanotte, per la visita ai “Sepolcri” nelle chiese del centro storico di San Francesco di Paola, delle Anime, del Rosario, San Luigi, San Francesco d’Assisi, Santa Teresa, e nella cattedrale di Sant’Agata. I “Sepolcri” sono anche allestiti nel santuario del Canneto nonchè nelle chiese del Sacro Cuore, Sant’Antonio, San Lazzaro, San Gabriele dell’Addolorata e San Gerardo Maiella (nella città nuova).

GALLIPOLI: VENERDI' SANTO PROCESSIONE DEI MISTERI E DELLA TOMBA DI CRISTO
Il giorno successivo, nel Venerdì santo, intorno alle 18,30, dalla chiesa del Crocefisso, situata lungo le mura, prende il via la processione della “Tomba”, detta “de l’urnia”, organizzata dalla confraternita del Santissimo Crocefisso. Nella sacrestia sono conservate le statue dei Misteri Dolorosi, portate in processione dal tramonto del Venerdì Santo alle prime ore della notte del Sabato Santo, oltre alla trozzula - strumento in legno con battenti metallici - ed i lampioni che annunciano il passaggio della processione, insieme alla tromba ed al tamburo scordato. Precedono il Cristo Morto, opera lignea del XIX secolo, una serie di statue in cartapesta raffiguranti le varie fasi della Passione di Cristo. I fratelli, in sacco, cappuccio rosso e mozzetta azzurra, portano in testa una simbolica corona di spine. Seguono i fratelli degli Angeli, con sacco e cappuccio bianco e mozzetta celeste, che accompagnano la statua di Maria Addolorata. La Processione dei Misteri e della Tomba di Cristo è una delle processioni più suggestive e coinvolgenti della ritualistica tradizionale, cui partecipa la Confraternita di S. Maria degli Angeli con il simulacro di Maria SS.ma Addolorata.

GALLIPOLI: SABATO SANTO PROCESSIONE DI MARIA DESOLATA
L'alba del Sabato Santo saluta la processione di Maria Desolata, organizzata dalla confraternita di S. Maria della Purità. Gli incappucciati, precedono le statue del Cristo Morto, adagiato in un'urna dorata e di Maria Desolata. Quest'ultima ha l'appellativo di Desolata perchè, anche se indossa il lutto, ha la caratteristica di essere seduta ai piedi della Croce ed è una pregevole manifattura in cartapesta del XIX sec. La processione prende le mosse intorno alle 3:00 del Sabato nel buio della notte squarciato solo dai quattro lampioni , dallo squillo lacerante della tromba e dal lugubre rullare del tamburo. Il momento più suggestivo e toccante della processione è quando la Madonna ed il Cristo Morto si incontrano al largo della Chiesa per l'estremo saluto, con il mare e la spiaggia della Purità a far da sfondo ad una folla immensa commossa ed orante quasi il silenzio riuscisse a trasmettere tutta la religiosità di questo popolo.